All’anagrafe Andrea Mara Palermo: così dovevano chiamarmi da piccola, tutto completo; ma poi sono subentrate tutte le varianti: Andy, dalla mia famiglia o, semplicemente, un affettuoso gordi. L’origine del doppio nome Andrea Mara? Be’, mio padre voleva Andrea Doria, sì, come la nave che affondò, mamma invece Sheila Mara, nome che amo profondamente; ma alla fine si è deciso uno e uno. All’inizio il mio nome mi piaceva tantissimo, ma poi Andrea m’infastidiva, quindi: guai a chiamarmi Andrea!

Partecipando ad alcuni concorsi di pittura e scrittura dovevo scegliere un nome d’arte e qui avevo la possibilità tanto ambita: Sheila. E poi… poi in quel periodo c’era una persona alla quale volevo molto bene; quando ha scritto sulla carta di un regalo il mio nome con il suo cognome non ho avuto dubbi: “Sheila Mayol” doveva essere il mio nome d’arte.

Ma pensate che la storia del nome sia finita? Intanto c’era la mia famiglia in Italia che mi chiamava Andreina, uno dei fratelli di nonno Andrès, visto che in Italia Andrea è maschile; poi a scuola ero Mara, e in altri gruppi Andrea: quindi dovevo ricordarmi ogni tanto come chiamarmi. Poi, sapete, c’erano i nonni e per loro ero Tesorito, Andreita, e per mamma azuquita e per mio zio Oscar, Turca e per zio Beto, zia Susy e zia Marta, Andy.

Nel 1995/96 finisco finalmente, dopo tanti cambiamenti, la scuola superiore, ma lì non si sono fermati. Le mie amiche Irene e Patrizia mi chiamano Andre. In uno dei lavori che ho fatto il capo mi chiamava Marita in ricordo di un'antica fidanzata, e in un altro Palermo per farmi arrabbiare.

Da quando sono venuta in Italia le opzioni ci sono proprio tutte: Andy, Mara, Andreina; qualcuno s’impegna ancora a chiamarmi Andrea, ma vorrei riuscire a toglierlo; altri, come la mia amica Sandra, ne aggiungono ogni giorno uno: Marè, Mareta. I due piccoli ai quali faccio da baby sitter Mava, Mavà, Maveta e tutte quelle che vengono loro in mente.

A questo punto fate voi, scegliete: a me stano bene tutti meno Andrea, che forse alcun giorno riuscirò ad accettare.

Signore e Signori, Sheila Mayol, Mara, Marè, Mareta, Mava, Marita, Andy, Andreina, Andre

PIACERE, A TUTTI BENVENUTI! 

 

 

 

"LO ZINGARO FELICE" Alex Britti

Un uomo sui trent'anni come un sacco di altra gente  basta poco per ferirlo o per lasciarlo indifferente  una vita di avventure a rincorrere una meta  a bussare a un'altra porta per entrare in un'altra vita  una macchina modesta che per lui sarà un gioiello  poche sigarette in tasca e niente fiore nel suo occhiello  La sua timidezza a volte è l'arma sua migliore  un sorriso per nascondersi e gli occhi per parlare  c'è uno zingaro felice che si sveglia ogni mattina  con la voglia di partire e con la testa sulla luna  c'è uno zingaro nascosto dentro il cuore di ogni uomo  quando molleresti tutto per andare via lontano  così, come viene  questo senso di voglia di libertà  così, ci appartiene anche il tempo che tanto non tornerà  così, che tutto il resto non c'è più  oggi è un giorno nuovo dice la televisione  il futuro è un mistero tranne qualche previsione  e se è vero che il passato fa lo scemo e s'è nascosto  io lo cercherò per dirgli "sei passato troppo presto"  c'è uno zingaro felice dentro il cuore di ogni donna  quando la natura esplode e ti chiameranno mamma  c'è uno zingaro nascosto dentro un cane senza razza  se lo incontrerai per strada non negargli una carezza  così, come viene  tanto per dire che ho un amico in più  così ci conviene  per sopportare un boccone che non va giù  così che tutto il resto non c'è più

 

 

Questo sito è un sogno avverato grazie a due delle mie più care amiche Marisa Bischetti e Sandra Collauto a tutte e due e a Luigi Piccioni un GRAZIE INFINITO!!